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Introduzione
WebVisor è un sistema compatto per il monitoraggio ed il controllo degli impianti tecnologici. Grazie alle sue ridotte dimensioni (è alloggiato all’interno di una scatola da 4 moduli DIN) è infatti possibile inserirlo all’interno di un quadretto di regolazione senza occupare per questo spazio prezioso.
WebVisor è realizzato sfruttando al massimo le possibilità di integrazione elettronica e le più moderne tecnologie Web; questo significa che è stato possibile inserire all’interno del dispositivo sia l’ambiente di sviluppo del sistema di acquisizione, sia il runtime di gestione dei dati; la sua interfaccia Web, inoltre, consente di programmarlo e gestirlo attraverso un comune browser su qualsiasi dispositivo: PC, tablet o smartphone.
Il potente motore database, infine, basato su Java Derby consente di registrare, analizzare e ricontrollare i dati acquisiti dal sistema rendendo WebVisor un sistema indispensabile nelle applicazioni come le audit energetiche che richiedono un alto numero di informazioni raccolte nel tempo.
Il sistema di WebVisor è ideale per tutte quelle applicazioni in cui si desidera operare da remoto sugli impianti ottimizzando in questo modo gli interventi degli operatori di manutenzione garantendo al contempo un’elevata qualità del servizio. Grazie a WebVisor è possibile, infatti, installare una infrastruttura di supervisione e gestione da remoto per i propri impianti sfruttando i molteplici vantaggi che questo tipo di tecnologia consente: basti pensare alla possibilità di diagnosticare eventuali malfunzionamenti da remoto o di variare i parametri di funzionamento di un impianto senza impegnare personale in trasferte inutili.
Supervisione singolo impianto
In questo schema di collegamento WebVisor viene utilizzato per la supervisione di un singolo impianto, ad esempio di una centrale termica o una macchina UTA, già regolata attraverso dei regolatori Newtohm. Come si vede il sistema è formato da:
Con questa architettura è possibile sovraintendere in locale al sistema e ricevere notifiche ed avvisi via mail su eventuali condizioni di allarme.
L’architettura WebVisor, inoltre, lo rende adatto anche ad essere supervisionato da remoto tramite qualsiasi mezzo: smartphone, tablet o PC consentendo un controllo totale sui propri impianti senza restrizioni di tipo geografico.
Monitoraggio Temperature
In questo schema WebVisor è in grado di monitorare direttamente una serie di temperature in campo grazie all’utilizzo dell’interfaccia OneWire AllForOne M232.
Le sonde intelligenti AllForOne, infatti, contengono al loro interno tutta la logica necessaria per acquisire il dato di temperatura e per poterlo leggere da remoto tramite un semplice gateway di interfaccia che provvede anche all’alimentazione delle sonde stesse. L’indirizzamento delle sonde così come la creazione dei punti sul sinottico è semiautomatica grazie alla possibilità di WebVisor di riconoscere automaticamente le sonde collegate in maniera autonoma.
La possibilità di inviare mail in caso di allarme così come di memorizzare gli andamenti delle temperature nel tempo unita alla semplicità di installazione rendono questa soluzione particolarmente efficace nelle situazioni in cui il controllo puntuale della temperatura è di estrema importanza.
Supervisione e Controllo Consumi Energetici
In questo scenario WebVisor viene utilizzato per monitorare i consumi energetici di una o più utenze, per la reportistica e come supporto per l’analisi energetica.
Il sistema è formato da:
Grazie alle sue capacità di memorizzazione WebVisor è in grado di registrare i consumi energetici nel tempo e di permettere una analisi comparativa tra, ad esempio, quanto misurato dai contabilizzatori ed altre grandezze di riferimento che possono essere acquisite tramite gli schemi precedenti. In questo modo non è solo facile raccogliere dati di consumo così come misurati dagli elementi in campo ma è possibile eseguire delle vere e proprie audit energetiche comparando, ad esempio, i consumi medi di un periodo con la temperatura esterna del periodo stesso o sui setpoint impostati internamente in modo tale da avere delle informazioni più significative sugli andamenti dei consumi. La possibilità di utilizzare anche degli elementi wireless aggiunge un ulteriore elemento di flessibilità al sistema.
In questo primo tutorial vedremo come configurare l’ambiente VisiProg e come interagire con esso.
VisiProg consente di programmare in modo del tutto intuitivo tutta la serie di centraline DDC e di condividere i programmi da una centralina all’altra in maniera del tutto trasparente. E’ fornito in due versioni per piattaforme a 32bit e 64bit.
VisiProg non necessita di installazione ma solo dell’ambiente di sviluppo Java che è di solito presente in tutti i PC recenti ma che, in ogni modo può essere scaricato dal seguente link: http.//www.java.com/it.
Una volta scaricato l’archivio .zip dal nostro sito è sufficiente posizionarlo nella cartella voluta e cliccare sul file con il tasto destro selezionando “Estrai tutto…” per fare in modo che Windows estragga i file dall’archivio.
NON E’ POSSIBILE LANCIARE VISIPROG SENZA AVERLO PRIMA ESTRATTO DALL’ARCHIVIO FORNITO
A questo punto nella cartella del programma avremo diversi file tra cui:
Con doppio click su Visiprog.bat lanciamo l’applicazione e, dopo la finestra che ci annuncia la versione del programma, verrà visualizzata la finestra principale.
Attraverso il menu file è possibile creare un nuovo progetto attraverso la seguente finestra:
In questa finestra possiamo specificare il nome del progetto, la sua posizione e, infine, il tipo di scheda per cui creiamo il programma (nel nostro caso scegliamo mPID3DIN). A questo punto Visiprog creerà un nuovo layout comprendente tutti gli I/O della scheda.
L’interazione con Visiprog avviene nel seguente modo:
In VisiProg tutte le funzioni e gli elementi di ingresso/uscita sono espressi come blocchi funzionali. Ogni blocco funzionale è dotato di diversi ingressi ed uscite che consentono , una volta collegati, di implementare la logica voluta. All’interno del blocco sono indicati il tipo di blocco ed eventualmente i sotto argomenti opzionali del blocco stesso mentre la scritta “Comment” indica un campo che è liberamente modificabile dall’utente al fine di commentare correttamente il programma. Infine gli ingressi e le uscite possono visualizzare il valore che assumono durante il funzionamento del sistema una volta che si scarica il programma nella centralina e lo si avvia mentre in fase di creazione indicano (-100.0)
Una volta impostato l’ambiente diVisiprog siamo pronti per preparare il nostro primo programma: l’automazione di una semplice UTA utilizzando la scheda mPID4 DSP. Lo schema della macchina è rappresentato in figura; come si vede la macchina è dotata di una batteria caldo/freddo, di due serrande motorizzate, di un filtro con relativo pressostato, di un termostato antigelo e di una sonda di mandata.
Iniziamo creando un programma per la mPID4 DSP come in figura e, dopo qualche istante di attesa, Visiprog creerà un layout di programma che comprende tutti gli ingressi e le uscite della scheda.
Nella prima schermata non è possibile inserire le logiche del programma per cui clicchiamo con il tasto destro sullo sfondo del progetto e scegliamo “Aggiungi…” e poi “Aggiungi Subsystem” per inserire il primo sottosistema che ci consentirà di inserire la logica vera e propria.
Nel livello principale è possibile inserire solo un sottosistema.
Apriamo il sottosistema con doppio click e inseriamo attraverso il tasto destro i seguenti blocchi:
Questi blocchi consentiranno di fornire i dati alla logica e di attuare le uscite per la regolazione della temperatura.
Attraverso un doppio click sulla dicitura “comment” sotto i blocchi è possibile inserire un commento che aiuti nella stesura del programma.
Al termine di questa prima fase il blocco che rappresenta la logica di programma apparirà come nella figura seguente.
La logica che vogliamo implementare è la seguente: l’UTA deve accendersi manualmente su comando dell’utente e mantenere il setpoint di mandata impostato sia in funzionamento estivo che invernale. Il setpoint è impostabile da un minimo di 5°C ad un massimo di 30°C. All’accensione apriremo dapprima le serrande e, dopo un minuto, accenderemo le ventilanti e viceversa in spegnimento. Nel caso in cui il termostato antigelo segnali una temperatura critica chiuderemo le serrande, spegneremo la ventilante ed apriremo completamente la valvola.
Per fare questo inseriamo nel sottosistema principale un blocco PID limite e colleghiamo:
Quando l’utente spegne la macchina vogliamo anche chiudere la valvola della batteria per cui l’uscita del PID la mandiamo in ingresso ad un blocco di moltiplicazione insieme al comando di accensione: siccome il comando può valere 1 (macchina accesa) o 0 (macchina spenta) il comando che va verso a batteria viene azzerato nel momento in cui la macchina si spegne.
Per implementare la logica del ritardo di accensione/spegnimento creiamo un sottosistema e aggiungiamo un ingresso (il segnale di accensione) e due uscite (i segnali verso le serrande ed il motore). Per realizzare la logica procediamo come segue:
Il segnale del TAG viene portato al comando della valvola causandone a completa apertura e, contemporaneamente, al comando ventilante e apertura serrande bloccandole in caso di segnale ad 1.
Ora programmiamo la visualizzazione con doppio click sul blocco “Display” della finestra principale.
Il blocco ha già alcuni ingressi ed uscite configurati che rispecchiano le icone che sono sempre presenti sul display ed è possibile aggiungere ulteriori voci. Nel nostro caso inseriamo una nuova riga nella tabella con i valori riportati in figura per indicare che vogliamo una variabile modificabile dall’utente che si chiami Setpoint e che sia impostabile da un valore minimo di 5.0 ad uno massimo di 30.0 con passi di 0.5. Colleghiamo anche la visualizzazione dello stato della valvola e del TAG.
Infine non resta che collegare gli elementi di campo per attuare la nostra logica: colleghiamo il segnale di comando della valvola all’uscita Y1 ed i comandi Ventilante e Serrande a K1 e K2 rispettivamente. Apriamo le proprietà del blocco UI1 e lo impostiamo come ingresso digitale ed infine colleghiamo il display.
PWR + SERIAL | |
– | Neutro Alimentazione 24Vac / Negativo Alimentazione 24Vdc |
+ | Fase Alimentazione 24Vac / Positivo Alimentazione 24Vdc |
A | A Bus – Bus di regolazione |
B | B Bus – Bus di regolazione |
USCITE DIGITALI + INGRESSI DIGITALI | |
KC | Polo Comune Uscite Digitali |
K1 | Comando On/Off Testina |
K2 | Comando On/Off Deumidificatore |
CC | Polo Comune Ingressi Digitali |
I1 | NA |
USCITE ANALOGICHE + LETTURE PT100 | |
CC | Polo Comune Ingressi PT100 e Uscite Analogiche |
Y1 | Comando 0-10 Valvola |
Y2 | NC |
P1 | Sonda PT100 Temperatura Esterna |
P2 | Sonda PT100 Temperatura di Mandata |
INGRESSI ANALOGICI | |
CC | NC |
X1 | NC |
Il regolatore DDC-mPID3 STH, grazie alla sonda integrata di temperatura ed umidità, permette di regolare un sistema a pannelli radianti sia in riscaldamento che raffrescamento. Il collettore preso in esame è formato da una pompa di rilancio (o testina elettroattuata), da una valvola miscelatrice per la regolazione della temperatura di mandata, dalla sonda di temperatura di mandata e da una sonda di temperatura esterna. Il regolatore legge il valore della temperatura di mandata e della temperatura esterna, e comanda in uscita l’on/off della pompa di rilancio, l’on/off del deumidificatore e la modulazione 0-10V della valvola.
Mediante display è possibile visualizzare e/o impostare i seguenti valori ( nei 3 menu, visualizzazione, configurazione e riservato):
Da display è possibile impostare l’accensione e lo spegnimento del regolatore, la modalità di funzionamento estiva/invernale e quella automatica/manuale.
Controllo pompa: la logica per il controllo della pompa ha un funzionamento sia estivo che invernale ed è, inoltre, presente la sicurezza antigelo che consente di attivare il regolatore quando la temperatura ambiente scende al di sotto di una temperatura preimpostata. in funzionamento estivo la logica prevede una verifica sul punto di rugiada, che in modalità estiva permette la chiusura del comando dopo che per 15 minuti l’ambiente si trova nella situazione critica. Infine sono presenti le seguenti sicurezze:
Controllo deumidificatore: Dal display è possibile impostare un setpoint di umidità desiderata e un valore di isteresi che risulta essere una banda di tolleranza per l’accensione e lo spegnimento del comando. La logica prevede che il comando del deumidificatore funzioni solo in modalità estiva e che il comando sia on nel caso in cui l’umidità rilevata in ambiente sia superiore al valore di setpoint più la banda di isteresi.
Controllo valvola: Il regolatore permette di regolare l’apertura della valvola sia in modalità estiva che invernale mediante due diverse curve climatiche. Mediante la voce da menu “apertura manuale” è possibile gestire manualmente l’apertura della valvola. In particolare quando il valore della voce a menu è impostato a zero, il regolatore considera valido il valore calcolato mediante la sua logica interna, mentre quando il valore impostato dall’utente è diverso da zero, si considera il funzionamento manuale.
Scelta setpoint: La logica prevede l’utilizzo di tutti e 4 i cronotermostati impostabili. Nel menu di configurazione è possibile impostare il numero del cronotermostato che si desidera utilizzare quando il regolatore lavora in modalità automatica. In modalità manuale il regolatore considererà sempre il valore di setpoint manuale impostato. A display è possibile visualizzare il setpoint in uso.
Errore sonde: Per le sonde di temperatura ambiente, esterna e di mandata è possibile impostare un valore di compensazione utile per migliorare la misura effettuata. La logica del regolatore prevede anche un controllo di errore nel caso in cui la sonda esterna o di mandata non siano collegate correttamente. La temperatura esterna viene considerata non corretta nel caso in cui la sonda esterna riporta un valore non compreso tra -50 e +50 gradi. La temperatura di mandata invece viene controllata per capire se la sonda è scollegata (-99 gradi rilevati), in corto (+99 gradi rilevati) o non funziona bene . A display viene visualizzato il warning di errore quando una delle due sonde PT100 rileva +99 gradi, cioè è in corto.
PWR + SERIAL | |
– | Neutro Alimentazione 24Vac / Negativo Alimentazione 24Vdc |
+ | Fase Alimentazione 24Vac / Positivo Alimentazione 24Vdc |
A | A Bus – Bus di comunicazione |
B | B Bus – Bus di comunicazione |
USCITE DIGITALI + INGRESSI DIGITALI | |
KC | Polo Comune Uscite Digitali |
K1 | Comando On/Off Testina |
K2 | Comando On/Off Deumidificatore |
CC | Polo Comune Ingressi Digitali |
USCITE ANALOGICHE + LETTURE NTC10K | |
CC | Polo Comune Ingressi NTC10K e Uscite Analogiche |
Y1 | Comando 0-10 Valvola |
N1 | Sonda NTC10K Temperatura Esterna |
N2 | Sonda NTC10K Temperatura di Mandata |
INGRESSI UNIVERSALI | |
CC | NC |
U1 | NC |
Il regolatore DDC-mPID3 PTH, grazie alla sonda integrata di temperatura ed umidità, permette di regolare un sistema a pannelli radianti sia in riscaldamento che raffrescamento. Il collettore preso in esame è formato da una pompa di rilancio (o testina elettroattuata), da una valvola miscelatrice per la regolazione della temperatura di mandata, dalla sonda di temperatura di mandata e da una sonda di temperatura esterna. Il regolatore legge il valore della temperatura di mandata e della temperatura esterna, e comanda in uscita l’on/off della pompa di rilancio, l’on/off del deumidificatore e la modulazione 0-10V della valvola.
Mediante display è possibile visualizzare e/o impostare i seguenti valori ( nei 3 menu, visualizzazione, configurazione e riservato):
Da display è possibile impostare l’accensione e lo spegnimento del regolatore, la modalità di funzionamento estiva/invernale e quella automatica/manuale.
Controllo pompa: la logica per il controllo della pompa ha un funzionamento sia estivo che invernale ed è, inoltre, presente la sicurezza antigelo che consente di attivare il regolatore quando la temperatura ambiente scende al di sotto di una temperatura preimpostata. In funzionamento estivo la logica prevede una verifica sul punto di rugiada, che permette la chiusura del comando dopo che per 15 minuti l’ambiente si trova nella situazione critica. Infine sono presenti le seguenti sicurezze:
Controllo deumidificatore: Dal display è possibile impostare un setpoint di umidità desiderata e un valore di isteresi che risulta essere una banda di tolleranza per l’accensione e lo spegnimento del comando. La logica prevede che il comando del deumidificatore funzioni solo in modalità estiva e che il comando sia on nel caso in cui l’umidità rilevata in ambiente sia superiore al valore di setpoint più la banda di isteresi.
Controllo valvola: Il regolatore permette di regolare l’apertura della valvola sia in modalità estiva che invernale mediante due diverse curve climatiche. Mediante la voce da menu “apertura manuale” è possibile gestire manualmente l’apertura della valvola. In particolare quando il valore della voce a menu è impostato a zero, il regolatore considera valido il valore calcolato mediante la sua logica interna, mentre quando il valore impostato dall’utente è diverso da zero, si considera il funzionamento manuale.
Scelta setpoint: La logica prevede l’utilizzo di tutti e 4 i cronotermostati impostabili. Nel menu di configurazione è possibile impostare il numero del cronotermostato che si desidera utilizzare quando il regolatore lavora in modalità automatica. In modalità manuale il regolatore considererà sempre il valore di setpoint manuale impostato. A display è possibile visualizzare il setpoint in uso.
Errore sonde: Per le sonde di temperatura ambiente, esterna e di mandata è possibile impostare un valore di compensazione utile per migliorare la misura effettuata. La logica del regolatore prevede anche un controllo di errore nel caso in cui la sonda esterna o di mandata non siano collegate correttamente. La temperatura esterna viene considerata non corretta nel caso in cui la sonda esterna riporta un valore non compreso tra -50 e +50 gradi. La temperatura di mandata invece viene controllata per capire se la sonda è scollegata (-99 gradi rilevati), in corto (+99 gradi rilevati) o non funziona bene. A display viene visualizzato il warning di errore quando una delle due sonde NTC10K rileva +99 gradi, cioè è in corto.
PWR + SERIAL | |
– | Neutro Alimentazione 24Vac / Negativo Alimentazione 24Vdc |
+ | Fase Alimentazione 24Vac / Positivo Alimentazione 24Vdc |
A | A Bus – Bus di regolazione |
B | B Bus – Bus di regolazione |
USCITE DIGITALI + INGRESSI DIGITALI | |
KC | Polo Comune Uscite Digitali |
K1 | Comando On/Off Testina |
K2 | NC |
CC | Polo Comune Ingressi Digitali |
I1 | NA |
USCITE ANALOGICHE + LETTURE PT100 | |
CC | Polo Comune Ingressi PT100 e Uscite Analogiche |
Y1 | Comando 0-10 Valvola |
Y2 | NC |
P1 | Sonda PT100 Temperatura Esterna |
P2 | Sonda PT100 Temperatura di Mandata |
INGRESSI ANALOGICI | |
CC | NC |
X1 | NC |
Il regolatore DDC-mPID3 ST per la gestione dei pannelli radianti permette di comandare un collettore formato da pompa di rilancio e valvola miscelatrice.
Grazie al display è possibile impostare lo stato di accensione o spegnimento dell’impianto, impostare il funzionamento estate/inverno (in estate il regolatore è come se fosse off) e il setpoint di temperatura che si desidera mantenere nell’ambiente. A seconda dell’impostazione automatica o manuale, la logica considera il setpoint manuale, liberamente impostabile da display, oppure il setpoint indicato dalla programmazione del cronotermostato. Il regolatore DDC-mPID3 ST ha la possibilità di impostare 4 cronotermostati diversi, ma nel programma per pannelli radianti semplice viene considerato solo il primo.
Nel menu di configurazione del display, a cui si accede tenendo premuto il tasto MENU per 5 secondi, è possibile impostare altri valori per una migliore gestione dell’impianto.
In particolare questo menu comprende le seguenti voci:
Il programma quindi in funzione della modalità manuale/automatico selezionata sceglie il setpoint di temperatura da mantenere in ambiente e a seconda di questo gestisce l’apertura o la chiusura della testina di zona. Il valore di tolleranza è dato dalla banda di isteresi che è stata scelta. Sul comando pompa e valvola viene effettuato anche un controllo antigelo che permette l’azionamento della prima nel caso in cui la temperatura ambiente scenda sotto ad un valore di setpoint antigelo nonostante il regolatore possa essere spento.
La logica del programma prevede anche la gestione della valvola 0-10 V che mantiene la temperatura di mandata ad un valore pari a quello calcolato dalla curva climatica (FIG:1). Il comando della valvola sarà sempre zero nel caso in cui il regolatore sia spento o l’ambiente sia in temperatura.
Il sistema ibrido dell’immagine è composto da una caldaia di tipo istantaneo, una pompa di calore per il riscaldamento e per l’acqua calda sanitaria (ACS) e un sistema solare termico adibito al preriscaldo dell’ACS.
Sonde in campo:
Il sistema prevede che per la parte relativa al riscaldamento il sistema dia la priorità alla pompa di calore con l’integrazione della caldaia a gas in caso di necessità.
La logica della produzione della ACS invece prevede il preriscaldo del boiler da parte del sistema solare termico, in seguito il boiler verrà ulteriormente scaldato, fino a necessità grazie alla pompa di calore con integrazione della caldaia.
Il sistema Newtohm di gestione prevede anche anche il controllo delle sonde di temperatura del sistema, la possibilità di variare i valori di setpoint o di limite e il controllo del sistema di deviazione/miscelazione.
L’UTA è dotata di:
La regolazione mantiene la temperatura di ripresa costante ad un setpoint impostabile dall’utente attraverso la regolazione delle batterie calda, fredda e POST e limitando la temperatura di mandata.
Il controllo di umidità è eseguito tramite il controllo della batteria fredda in caso di de-umidificazione ed il controllo dell’umidificatore in caso di umidificazione; il passaggio da una condizione ad un’altra avviene attraverso un ciclo ad isteresi con banda impostabile dall’utente. In caso di de-umidificazione il sistema provvede ad aprire ad una percentuale fissa la batteria di raffreddamento in modo tale da favorire la condensazione dell’umidità sulla batteria stessa demandando ai POST in campo di assicurare la temperatura minima di mandata.
Le serrande esterne sono aperte durante il funzionamento delle ventilanti.
La batteria di recupero è gestita attraverso l’accensione della pompa di ricircolo dell’acqua nel momento in cui la differenza tra la temperatura di ripresa e quella esterna supera un valore impostabile dall’utente mentre è esclusa all’interno di un range di temperatura esterna impostabile dall’utente.
Un termostato antigelo assicura la sicurezza invernale della macchina scatenando la seguente sequenza:
La presenza di pressostati differenziali sui filtri consente di inviare alla supervisione i relativi allarmi.
Il controllo delle ventilanti prevede la possibilità di comandare sia l’accensione / spegnimento delle stesse sia la velocità di funzionamento in funzione della portata desiderata in ambiente; la portata sarà desunta dalla pressione presente all’interno canali. Le ventilanti sono fatte funzionare insieme e, in caso di blocco di uno dei motori saranno chiuse le relative serrande per migliorare il flusso dell’aria.
Soluzione: Regolazione UTA con regolatore DDC- mPID4DSP
L’immagine sottostante mostra come sia possibile la gestione completa di una piccola UTA anche solo con un regolatore più piccolo, per esempio il DDC-mPID4 DSP2, mantenendo però grazie al suo ampio numero di ingressi e uscite il controllo della macchina.
Il regolato inoltre presenta a bordo la possibilità di impostare 4 diversi cronotermostati giornalieri e settimanali, che insieme alla sua caratteristica di essere liberamente programmabile, permettono di sfruttare al massimo le caratteristiche dell’UTA per una gestione attenta ai bisogni e ai consumi.
Nell’immagine di esempio il regolatore presenta:
Con questi controlli l’utente può scegliere che tipo di gestione vuole fare:
Il sistema di regolazione è gestito da un controller DDC-mPID4 DSP, il quale coordina e controlla i seguenti elementi di campo:
Al fine di mantenere la temperatura del collettore caldo al setpoint Impostato, il sistema decide il numero di caldaie da far partire attraverso step di temperature impostabili.
Il sistema di gestione fa si che, oltre alla gestione delle partenze di una o più caldaie alla volta, al fine di soddisfare la Temperatura di Collettore, vi sia una “rotazione” mensile fra le varie caldaie:
Con questo tipo di gestione si garantisce un’usura uniforme delle caldaie evitando che sia sempre la stessa Caldaia a partire per prima (facendo così più ore di funzionamento).
Nel caso però una caldaia si trovi in una condizione di allarme attiva viene automaticamente “esclusa” dalla sequenza di accensione e fatto in modo che al suo posto parta quella che sarebbe partita successivamente.
NewtOhm presenta una soluzione tecnica modulare per la gestione integrata di sistemi caldo/freddo a pannelli radianti.
Le principali specifiche del sistema sono:
Si presentano varie soluzioni che per approccio tecnico e costi sono alternative tra di esse, alcune hanno un impatto economico più limitato e differiscono tra di loro dalle richieste dell’impianto e dell’installatore, altre presentano più regolatori e soddisfano pienamente le topologie di impianto e di disposizione dei componenti.
MONOCOLLETTORE
Soluzione con regolatori DDC-mPID3 e DDC-mPID3PL
Soluzione compatta indicata per applicazioni monocollettore fino a 4 ambienti. Viene utilizzato un regolatore liberamente programmabile DDC-mPID3 PT/PTH come modulo di controllo per la gestione del collettore e della testina del relativo ambiente, mentre per il controllo delle stanze prevede i moduli preprogrammati DDC-mPID3 PL.
In particolare il modulo DDC-mPID3 PT/PTH gestisce i seguenti segnali:
I moduli preprogrammati possono gestire i comandi testina e deumidificatore nella versione PLTH e testina e radiatore (nel caso in cui sia presente un circuito ad alta temperatura) per la versione PLT. Per ciascun ambiente è possibile impostare un setpoint manuale ovvero impostare un funzionamento orario separato dai restanti ambienti.
Soluzione con regolatori DDC-mPID4 DSP2 e SND-DSP T/TH
Soluzione adatta ad impianti di dimensioni maggiori. Grazie ai rele’ di cui è dotata la scheda mPID4, infatti, è possibile cablare fino a 10 testine per ciascun contatto garantendo in tal modo un’installazione semplice ed ordinata anche nei casi più “complessi”. La soluzione sopra raffigurata permette ancora il controllo e la gestione di un solo collettore.
Il modulo mPID4 DSP2 in particolare prevede:
I vari moduli per il controllo degli ambienti permettono di rilevare la temperatura e umidità ambiente. Ognuno di essi, a seconda delle condizioni calcola se dare il consenso al termoattuatore e lo comunica al regolatore DDC-mPID4. Questo, essendo liberamente programmabile, permette di inserire a menu le voci apposite per la gestione dell’impianto e di gestire il collettore di conseguenza. Tutti gli altri regolatori di stanza possono essere moduli SND-DSP, preprogrammati, che consentono di rilevare temperatura e/o umidità ambiente e che dispongono di porta seriale Modbus.
MULTI-COLLETTORE
Soluzione avanzata multi-collettore
Nell’esempio che prendiamo in esame è rappresentato il controllo di due collettori, ma lo stesso schema può essere ripetuto fino a 10 collettori per impianto.
Il sistema proposto è di facile e rapido cablaggio, in quanto i regolatori da barra DIN comandano direttamente i termoattuatori ed il deumidificatore garantendo in questo modo un’installazione estremamente compatta.
Il sistema prevede l’impiego di:
I regolatori che fungono da master di collettore sono collegati da un bus dorsale di impianto, che permette alle DDC-mPID4 di comunicare tra loro. Inoltre, ogni regolatore di ambiente è slave, grazie a un bus di campo, del suo regolatore master di collettore.
Per ogni collettore è possibile inserire un modulo DDC-mPID4 CLT di espansione per aumentare il numero di ambienti controllati per collettore.
SOLUZIONE MODULARE PER LA REGOLAZIONE DI IMPIANTI A PANNELLI RADIANTI
Il sistema Floor Comfort costituisce l’eccellenza per la regolazione dei sistemi a pannelli radianti di Newtohm. Grazie alla semplicità di installazione, alla modularità ed alle avanzate caratteristiche di regolazione, infatti, vengono assicurate il massimo delle prestazioni e del benessere ambientale in tutto l’edificio.
Caratteristiche principali
Architettura di sistema
Grazie alla sua filosofia modulare Floor Comfort può essere considerato come un unico sistema ripetuto più volte al fine di regolare completamente tutto il sistema.
Il modulo base di Floor Comfort prevede l’automazione di un singolo collettore con le seguenti caratteristiche:
Lo schema di principio del modulo base è il seguente:
Questo modulo può essere ripetuto fino a 10 volte in modo tale da adattare il sistema anche agli impianti più complessi come si può vedere nella figura seguente.
Sostituendo le sonde ambiente SND-TH con i regolatori compatibili BL-TH è possibile gestire più di una unità di deumidificazione per zona grazie al relè montate su quest’ultimo tipo di schede.
Le Zone rappresentano dei raggruppamenti logici del sistema che consentono all’utente di avere sempre sotto controllo lo stato del proprio impianto; ad esempio un sistema semplice potrebbe essere diviso in due zone etichettate come “giorno” e “notte” piuttosto che può essere suddiviso in piani. All’interno di ogni zona sono presenti uno o più collettori. I collettori sono i primi elementi fisici del sistema e rappresentano i gruppi idraulici di controllo delle testine. Ogni collettore contiene uno o più ambienti che si vogliono controllare.
Modulo di telegestione WebControl
Il modulo di telegestione consente all’utente di comandare il proprio sistema comodamente utilizzando il proprio telefono, tablet o PC. Grazie all’interfaccia guidata ed ai semplici menu di configurazione l’operazione di installazione del sistema e di configurazione può essere eseguita in pochi minuti dall’installatore utilizzando anche il proprio smartphone. Il modulo riporta all’utente le condizioni di tutte le zone e permette di variare i principali parametri di regolazione quali:
• Temperatura/umidità di ogni singola stanza
• Funzionamento automatico/manuale
• Accensione/spegnimento
• Orari di funzionamento del sistema
Questa regolazione può avvenire sia per singolo ambiente sia per l’intero sistema.
Il modulo può connettersi alla rete dati sia via connessione cablata che via WiFi ed è completamente configurabile utilizzando l’interfaccia Web.
Interfaccia Web
L’interfaccia web consente all’utente di gestire in
mobilità il proprio sistema sia che si trovi all’interno dell’abitazione, sia all’esterno nel caso in cui il proprio sistema sia raggiungibile dall’esterno.
Grazie a questa interfaccia è quindi possibile impostare i parametri gene
rali del sistema (setpoint predefiniti, orari di funzionamento comuni, accensioni/spegnimenti) o quelli singoli di ciascun ambiente.
La pagina principale di accesso al sistema è la seguente:
L’interfaccia è così suddivisa:
Questo menu consente di impostare le configurazioni comuni per tutti i regolatori.
Dal menu Stanze è possibile visualizzare e modificare il comportamento del singolo ambiente; la rappresentazione è quella in figura.
Sono riportati i dati di temperatura, umidità se presente e temperatura esterna.
Inoltre è possibile:
Sono presenti i grafici della temperatura, umidità e temperatura esterna delle ultime dieci ore mentre nell’ultima zona sono presenti le impostazioni del crono termostato della singola stanza.
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